Partiamo dalla chiesa del Monte di Nese e soffermiamoci in prossimità delle ex – scuole elementari. Noteremo che, ai lati della strada scorre acqua e, camminando sul prato, in breve ci bagneremo scarpe e calze. Qui è in corso il tentativo di formazione della torbiera di montagna. Questo singolare fenomeno è dovuto ad uno strato impermeabile di roccia. L’acqua non filtra nel sottosuolo, ma riaffiora e scorre in superficie inondando, per molti mesi all’anno, il prato scosceso.
Prima del prato ci sono le prese dell’acquedotto del paese a testimonianza dell’abbondanza di acqua limpida e pura. La torbiera è un fenomeno naturale che in particolari condizioni di temperatura, acqua abbondante e carenza di ossigeno, porta alla formazione di uno strato morbido di materiale organico (la torba) dovuto alla sedimentazione delle erbe e delle pianticelle morte cresciute nel prato. Nella torbiera crescono anche fiori particolari: a giugno gli ERIOFORI (infruttescenze bianche e cotonose di un’erba particolare)
creano una macchia bianca nel prato umido. I GIUNCHI (le erbe alte e un poco spinose) crescono in abbondanza e, qua e là fiorisce il GIAGGIOLO di color rosa-ciclamino:
All’inizio della primavera, sulle rocce che spuntano dal prato e dove è sempre presente un velo di acqua, c’è il fiore bianco della PINGUICOLA (una pianta carnivora):
Con una lente di ingrandimento noteremo sulle sue foglie appiccicose, alcuni piccoli insetti, che la pianticella (emettendo liquido appiccicoso) cattura per cibarsene.
La torbiera ospita anche la RANA VERDE: Questa esce dal riposo invernale e depone, nei ristagni d’acqua, una massa gelatinosa di uova. Nelle giornate piovose non è raro incontrare la SALAMANDRA: La torbiera è ricca di piccoli uccelli: il PRISPOLONE e lo ZIGOLO GIALLO
Si segnala inoltre che nelle pozze di abbeverata tra Monte di Nese e Salmeggia sono presenti l’Ululone dal ventre giallo e il Tritone crestato
Tratto e modificato da fotoricerca.it – – fotografie estratte parzialmente dal web (non tutte riprese a Monte di Nese)