Il prato da sfalcio

Sin da quando l’uomo ha cominciato a risiedere stabilmente nell’ambiente alpino, la vegetazione naturale ha subito profondi mutamenti. Ampie aree di vegetazione arborea hanno lasciato spazio a colture, prati da sfalcio e pascoli.
Prati e praterie da pascolo, oltre a rappresentare una peculiare risorsa agricola e zootecnica di montagna, rappresentano habitat di eccezionale valore naturalistico, in cui un grande numero di specie sono state favorite proprio dall’uomo attraverso pratiche agricole tradizionali mantenute per secoli.

Paradossalmente, proprio oggi, quando l’uomo rappresenta su scala globale una minaccia per gli equilibri naturali, nelle vallate alpine è invece l’abbandono dell’agricoltura di montagna da parte dell’uomo che determina le condizioni di “minaccia” per questi ricchi habitat, in forte regressione.


Sul Monte di Nese il bosco, anticamente presente su tutto il versante, ha lasciato spazio ad un tappeto uniforme e morbido di color verde intenso. Si tratta del prato da sfalcio, che in primavera è colorato e in inverno è giallastro e rigido al calpestio.

Il prato è utilizzato dall’uomo per produrre il foraggio. Perciò esso viene “mantenuto”, con una ricca ed abbondante razione di letame che “maturato” sulla letamaia, nella stagione fredda, viene sparso su tutto il prato. I sali minerali presenti nel letame contribuiranno al giusto nutrimento per le erbe del prato che cresceranno così sane ed abbondanti.


Il prato da sfalcio non deve essere tagliato di continuo, ma bensì due, massimo tre volte all’anno, per poter permettere ai fiori di produrre i semi che, dispersi nel prato, daranno nuove piantine. Osservando i colori dei fiori e consultando l’elenco, potremo scoprire il loro nome:

GIALLO:

PRIMULAprimula2RANUNCOLOOLYMPUS DIGITAL CAMERATARASSACOOLYMPUS DIGITAL CAMERA

AZZURRO:

NON TI SCORDAR DI MESignificato-fiori-non-ti-scordar-di-me2

BLU:

VERONICAVeronica teucrium 2 Pozza 20-8-03--

ROSA: 

SILENEsilenedioica

BIANCO:

MARGHERITA
IvanTaggi_66psPU6xtehjbuApPPFvmNhmSILENE BIANCASilene bianca1R

ACHILLEA

ORNITOGALLOornitogallo

BRUNO:

ROMICERumex%20bucephalophorus%20L.%20-%20Polygonaceae%20-%20%20Romice%20capo%20di%20bue

VERDE:

ERBE FORAGGERE (graminacee)

ROSSO VINO:

TRIFOGLIO DEI PRATI

Nel prato sono presenti piccoli animali: la ZIGENA (farfallina con le ali rosse a punti neri)ZIGENA le grosse MANTIDI RELIGIOSEOLYMPUS DIGITAL CAMERAvarie specie di CAVALLETTEortotteri_3_720_display e, dopo la pioggia, CHIOCCIOLEchiocciola e LUMACHElumacaIn autunno, tra gli steli d’erba, i RAGNI tendono le loro tele nella speranza di catturare e imballare qualche preda per l’inverno. In ogni angolo si sentono i ronzii delle API MELLIFERE e dei BOMBIbombo-2
i trilli dei GRILLI CANTERINIgrillocanterino che richiamano la compagna.


Tratto e modificato da fotoricerca.it – – fotografie estratte dal web (non tutte sono riprese a Monte di Nese)

Una bella raccolta fotografica di fiori primaverili ed estivi di bosco e prato nelle prealpi Orobie la trovate qui sul sito di pieroweb