La zona del Monte di Nese, come tutta la fascia prealpina in generale, non ha molti animali e uccelli. Centinaia di anni fa l’uomo prelevava la selvaggina per il suo sostentamento. Oggi ha adottato la caccia come sport intaccando questi delicati equilibri esistenti in natura utilizzando fucili sempre più perfezionati e la tecnica di appostamento. Nonostante ciò, con molta fortuna, si possono incontrare nelle radure e nelle parti più alte della montagna la LEPRE, il FAGIANO, il CAPRIOLO.
Gli uccelli sono più numerosi, durante il periodo delle migrazioni primaverile e autunnale: al mattino si può sentire il canto monotono del CUCULO, oppure seguire le meravigliose parate nuziali del CODIROSSONE, intento ad attirare la femmina.
In estate la POIANA con lente spirali, scruta i prati e i pascoli in cerca di qualche ARVICOLA (topolino di campagna). Questo grande rapace non è da confondere con il NIBBIO BRUNO! La poiana ha la coda rotondeggiante, il nibbio leggermente forcuta.
Si può facilmente notare un uccello che spesso si ferma immobile nell’aria tenendo la coda e le ali aperte: è il GHEPPIO, il falchetto di campagna alla ricerca di grilli o cavallette. In questa posizione, detta dello “spirito santo”, controlla ogni metro quadrato di prato in cerca di una preda.
Un frequentatore abituale della zona Monte di Nese–Salmezza–Lonno è il grande CORVO IMPERIALE, dal piumaggio “nero corvino” e dall’inconfondibile verso crocchiante; lo si vede spesso volteggiare nel cielo e lo si può confondere con la poiana o con il nibbio. Se però si osserva la coda essa non è tozza né forcuta, ma cuneiforme.
Tra gli uccelletti più piccoli, compare l’ALLODOLA
che, cantando a squarciagola, sale alta nel cielo e poi ridiscende a terra con le ali tenute a mò di paracadute. Tra i sassi trova il suo habitat naturale il CODIROSSO SPAZZACAMINO, un uccello grigio con la coda rossiccia.
Dove il bosco si fa più rado appare il PRISPOLONE, simile al passero; diffusi sono: il MERLO, il FRINGUELLO, il PETTIROSSO, lo SCRICCIOLO, il LUI’ PICCOLO, il LUI’ BIANCO, il TORCICOLLO.
Tratto e modificato da fotoricerca.it – fotografie estratte dal web (non riprese a Monte di Nese)
Qui trovate il database fauna sul portale della Regione Lombardia. Si tratta di una sezione decisamente scientifica a valenza naturalistica. Navigando in questo settore del sito si potrà accedere ad informazioni puntuali e complete sulle specie faunistiche con particolare riguardo a quelle protette, che vivono in Lombardia.
Questo database, elaborato da esperti di botanica e zoologia, raccoglie descrizioni e curiosità riguardanti la fauna lombarda e ha l’ambizione di essere strumento di educazione ambientale, finalizzato a diffondere conoscenza e cultura per il rispetto e la tutela dell’ambiente naturale in cui tutti noi viviamo.